10.15 - 11.00, Opening Session - Sessione d'apertura
La salvaguardia e tutela dei Beni Culturali quale patrimonio culturale e identitario di una società e comunità. La Resilienza e la Rete, un impegno e un obiettivo comune da parte di tutti gli attori sul territorio: istituzioni, volontari, cittadini.
Partecipano: Barbara Caranza, Presidente CHIEF ONLUS, Cristiana Benetti Alessandrini (Dirigente Settore Musei e Biblioteche Comune Genova ), Veronica
Piacentini (Funzionario Presidenza del Consiglio - Dipartimento di Protezione Civile),
Riccardo Romeo Jasinski (Presidente della Sezione Regionale Toscana SIPBC ONLUS), Roberto Bestetti (Membro Direttivo Cesmar7), Sergio Noberini (direttore Museo Luzzati, Genova)
Moderatore: Stefania Agarossi, Responsabile coordinamento Operativo e Organizzativo CHIEF ONLUS
L’importanza della tutela, della salvaguardia e del soccorso dei beni culturali, patrimonio identitario delle comunità che rappresentano, sta portando a delineare competenze, standard operativi e procedure di soccorso, in linea con quelli promossi dall’UNESCO e nel rispetto della regolamentazione nazionale di riferimento, sia in tema di Beni Culturali sia di Protezione Civile. Con un preciso obiettivo: preparare territorio, istituzioni e strutture di volontariato ad operare in area di crisi, nelle piccole come nelle grandi emergenze, sempre più in sinergia.
Tutto ciò attraverso due processi fondamentali e interdipendenti: la messa in atto di precisi piani per la mitigazione del rischio e la definizione di protocolli operativi e qualitativi condivisi dalle diverse componenti istituzionali e volontaristiche. E la partecipazione da parte di tutti - operatori nel settore dei Beni Culturali, operatori delle Emergenze, amministratori, cittadini e volontari - a un vero e proprio piano strategico sul piano etico e culturale, sinonimo di informazione, educazione alla resilienza, formazione condivisa, collaborazione, rete. Dove punto di partenza, sviluppo sostenibile e arrivo è la costituzione di una comunità e società sempre più forte, attiva e resiliente, in grado di soccorrere, proteggere e tutelare, laddove offesi, il proprio territorio e identità culturale.
11.00 - 12.00, Focus ICCROM-UNESCO
"First Aid to Cultural Heritage in Times of Crisis" : l’attività di ICCROM e UNESCO, lo Scudo Blu Internazionale. Emergenze complesse: disastri naturali e conflitto armato. Standard operativi e qualitativi.
Case history: NEPAL 2015
Relatore: Aparna Tandon, ICCROM Project Specialist, Coordinatore dell’International Programme on Disaster Risk Management.
12.00 - 12.30, Focus MiBACT
Uno strumento per la tutela e salvaguardia del patrimonio cartaceo e archivistico: le Linee Guida per la Prevenzione dei rischi e la reazione alle emergenze negli archivi (DGA, 2014). Obiettivi e Metodologia.
Relatore: Monica Calzolari, DGA (Direzione Generale Archivi), funzionario Servizio II Patrimonio Archivistico.
L’intervento presenta le “Linee guida sulla prevenzione dei rischi e la reazione alle emergenze negli Archivi”, frutto del lavoro del Gruppo di studio nazionale sui rischi e le emergenze negli archivi istituito presso la Direzione generale degli archivi nel 2013, nelle quali sono descritte metodologie e tecniche d’intervento che possono ridurre i danni causati dalle ricorrenti catastrofi e prevenire i “micro-disastri”, causati dall’inadeguatezza degli edifici e delle strutture di conservazione. La diffusione della cultura della prevenzione e l’adeguata formazione degli addetti e dei cittadini potrà salvare gli archivi indispensabili per la resilienza delle popolazioni colpite in quanto fonti per l’accertamento dell’identità e dei diritti delle persone.
12.30 - 13.00, Focus Genova, Case History Archivi
Genova, alluvione 2014, la gestione dell’emergenza negli archivi.
Relatore: Francesca Imperiale, Responsabile Soprintendenza Archivistica Liguria, direttore Archivio di Stato di Genova.
13.00 - 15.00 PAUSA LAVORI
15.00 - 15.30, Focus Genova, Rischio idrogeologico
Bisagno: il fiume nascosto
Relatore: Prof. Renzo Rosso, Politecnico di Milano.
“Bisagno è per me storia, gioia, dolore, resistenza”. Così Don Gallo affrontò il manoscritto del saggio "Bisagno: il fiume nascosto", senza poterne finire la chiosa. L’intervento ripercorre la storia idraulica, civile e politica del Bisagno, il fiume che i Genovesi hanno condannato all'oblio. Fiorentini e romani, parigini e londinesi, sono fieri della nobiltà dei loro grandi fiumi. Genova invece si vergogna del suo misero torrente, tanto da nasconderlo, dalla foce ai monti. Iniziò in sordina, seppellendo alcuni affluenti tra l’Ottocento e l’inizio del Novecento; edificò la foce negli anni Trenta, quando era diventata Superba; e, verso la fine degli anni Ottanta, fabbricò alla chetichella le piastre davanti alla stadio, a vera gloria del calcio nazionale. Per tutto il ‘900 la città ha continuato a incanalare il suo fiume nel cemento, coprire gli affluenti e mandare in malora i terrazzi che segnavano il paesaggio, con una progressione pervicace quanto ostinata. Pagando un prezzo altissimo in vittime per le ricorrenti alluvioni: l’unica ribellione del fiume alla sua condanna. Dimenticando rapidamente i suoi morti, sempre innocenti. Spesso inconsapevoli.
Attraverso la voce di coloro che dialogarono con il Bisagno, dal Giustiniani al Magnasco, da Lord Byron a Fabrizio de Andrè, Edith Wharton e Mary Shelley, Genova si specchia nel suo fiume inquieto, mentre parallela scorre la malinconica vicenda del malgoverno dell'acqua e della difesa del suolo in Italia. Accanto agli argomenti tecnici, la vicenda del Bisagno evoca un percorso emotivo e sentimentale di cronache personali e collettive. La storia di una città e di un paese che non hanno saputo convivere finora con la propria fragilità idrogeologica.
15.30 - 16.00, Focus Genova, Case History CHIEF
Genova 2014: l’intervento di soccorso CHIEF al Cimitero Monumentale di Staglieno. Un esempio di collaborazione tra istituzioni e volontariato formato per la tutela del proprio territorio.
Relatore: Barbara Caranza, Presidente CHIEF e Stefania Agarossi, Responsabile Coordinamento Organizzativo e Operativo CHIEF
Lo scorso ottobre, a seguito dell’alluvione, Chief Onlus è stata contattata dal Comune di Genova per la rimozione del fango e detriti in una parte delle Gallerie monumentali del Cimitero di Staglieno, un importante patrimonio architettonico e artistico genovese, uno dei più importanti musei all’aperto d’Europa. L’operazione è stata svolta su incarico del Comune di Genova, con l’autorizzazione della Soprintendenza, e con il fondamentale supporto della storica Compagnia Unica per le Merci Varie Del Porto Di Genova. Tre le aree interessate da questa operazione di “first aid”: la galleria e il porticato inferiore a levante, e una porzione della galleria frontale. Cinque i giorni di lavoro necessari per asportare i detriti, lavare ed asciugare pavimenti e le superfici delle tombe intaccate dal fango, ricollocare i vasi di fiori. Oltre 80 i volontari coinvolti e assicurati (20 della Compagnia Unica e 60 professionisti del settore dei Beni Culturali che hanno risposto ad un appello lanciato tramite CESMAR7, partner associativo di CHIEF). Quasi 300 i metri lineari ripuliti, per un totale di 1500 metri quadrati ritornati al loro splendore. Imponente - anche dall’Emilia Romagna - il tam tam per reperire attrezzature e materiali necessari ai volontari.
16.30 - 17.00, Focus Genova, Case History Volontariato
Genova, la CULMV al servizio delle emergenze del territorio. Strumenti, risorse, operatività. Il valore della Rete. La collaborazione con CHIEF.
Relatore: Alberto Bocchetti, CULMV, Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie Paride Batini, Porto di Genova.
17.00 - 17.30, Focus Genova, Case History Musei
Genova, Alluvione 2014, la gestione dell’emergenza al Museo Civico di Storia Naturale.
Relatore: Giuliano Doria, Direttore del
Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” di Genova.
A causa dell’alluvione del 9 ottobre 2014, i fondi del Museo Civico di Storia Naturale di Genova, con due laboratori e la
maggior parte delle collezioni scientifiche conservate in liquido, sono stati devastati da acqua e fango. Danneggiata un’area pari a 2.500 metri quadrati fino ad una altezza di 3,5
metri.
Tre le diverse fasi delle operazioni di soccorso: prima di tutto il controllo ambientale dell’aria, poiché presenti in tale area prodotti chimici utilizzati per la preparazione e la conservazione dei campioni. Successivamente il personale del Museo ha velocemente recuperato e messi al sicuro i preziosi campioni. Infine, grazie all’impegno degli uffici comunali, dei Vigili del Fuoco, delle associazioni e di 950 volontari, è stato possibile procedere alla rimozione del fango e a una prima pulizia dei locali e dei materiali. In questo intervento la descrizione e analisi di tutte le diverse e successive fasi delle operazioni sopra descritte.
17.30 - 18.00, Focus Dipartimento Protezione Civile
Protezione Civile, volontariato e salvaguardia dei Beni Culturali.
Relatore: Roberto Bruno Mario Giarola, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, Dirigente Ufficio I- Volontariato, Formazione e Comunicazione, Servizio Volontariato.
18.00 - 18.30, Focus Protezione Civile per i Beni Culturali
La Regione Piemonte e il progetto del piano speditivo di emergenza Beni Culturali per la tutela del patrimonio cartaceo bibliotecario.
Relatore: Franco De Giglio, Funzionario Protezione Civile Regione Piemonte.
Le attività di programmazione e pianificazione di protezione civile sono strumenti indispensabili per la mitigazione del rischio, da perseguire attraverso la redazione e attuazione di programmi e piani specifici, per i differenti ambiti territoriali e amministrativi. Tra gli obiettivi dell’attività di pianificazione di protezione civile anche la “Salvaguardia dei Beni Culturali”. In questo ambito nasce l’esigenza di approfondire le conoscenze relative sia al “contenitore” di detti beni, sia agli aspetti fenomenologici, al fine di organizzare una risposta “modulata”, in termini di conferimento di risorse umane e materiali, necessarie per fronteggiare una situazione di emergenza, in stretto raccordo con le Componenti Istituzionali e Operative del “Sistema” di Protezione Civile.
La Protezione Civile della Regione Piemonte, nell’ambito del Progetto Europeo “STRADA” relativo alla “definizione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici”, ha avviato un progetto incentrato sulla pianificazione preventiva per la tutela dei beni culturali in occasione di eventi alluvionali, in particolare nel contesto territoriale delle fasce rivierasche del Lago Maggiore. In fase preliminare, in collaborazione con il Settore regionale Soprintendenza Beni Librari sono stati raccolti e analizzati i dati disponibili in ordine agli edifici (contenitori) e beni da tutelare presenti sul territorio regionale. Tali dati sono stati successivamente incrociati con le informazioni relative ai fenomeni di dissesto, sia di origine naturale che antropica, presenti negli archivi della protezione civile regionale, al fine di elaborare le prime carte di “esposizione al rischio” degli edifici “contenitori” di beni culturali. Infine attraverso l’attuazione di un’azione pilota (Biblioteca civica di Verbania), sarà redatto un “Piano Speditivo Prototipale” per la gestione delle emergenze riguardanti i beni culturali, che avrà funzione anche di “Linea Guida” per analoghe esperienze in altri contesti territoriali. In questo intervento l'analisi e illustrazione della metodologia e strumenti utilizzati per raggiungere tale obiettivo.
18.30 - 19.00, Focus CHIEF Emergenza
Opere mobili: Come trattare il patrimonio cartaceo in caso di allagamento o alluvione. Il triage, imballaggio e movimentazione secondo le linee guida 2014 della Direzione Generale Archivi.
Relatore: Pietro Livi, socio CHIEF, esperto tecnico settore cartaceo
Quando l’acqua danneggia il patrimonio archivistico e librario è importante agire rapidamente e in modo organizzato. Grazie a operatori formati, adeguata attrezzatura e mezzi, un corretto triage, e successivo congelamento, è infatti possibile interrompere efficacemente il degrado delle opere danneggiate e quindi pianificare con più cura successivi processi selettivi, l’asciugatura del materiale, il restauro, il ripristino in sede.
Questo intervento, corredato da slides e con visione diretta di materiali e attrezzature, intende illustrare e approfondire le modalità di primo intervento in emergenza al fine di recuperare e mettere in sicurezza la documentazione archivistica e libraria colpita da disastri quali ad esempio alluvioni, incendi, terremoti. I contenuti sono frutto dell’annosa esperienza maturata sul campo, e rappresentano l’applicazione concreta delle procedure previste dalle “Linee guida per la prevenzione dei rischi e la reazione alle emergenza negli archivi”, DGA 2014.